E’ stata da poco messa in salvo la pala d’altare di Jacopo Siculo, datata 1541, che rappresenta l’Incoronazione della Vergine. L’opera d’arte si trovava nella chiesa di San Francesco a Norcia che risulta gravemente danneggiata dal Terremoto. Si tratta di un’opera monumentale con un’odissea alle spalle: è stata infatti spostata più volte, anche a causa di terremoti, per poi esservi riportata.
Adesso è stata tirata giù dai vigili del fuoco, che si sono calati dal tetto (quasi distrutto dalle scosse) dopo due giorni di lavoro. “Siamo riusciti a salvarla – spiega Marica Mercalli, soprintendente per l’archeologia, le belle arti e il paesaggio dell’Umbria – grazie al lavoro molto complicato fatto dai vigili del fuoco. Ma il problema non è risolto: l’opera era ancorata alla parete grazie a un’enorme struttura in metallo, dal peso micidiale, che ne rende molto difficile il trasporto nel deposito di sicurezza allestito vicino Spoleto. Attualmente è ancora appesa alla gru: con i restauratori che avevano progettato la struttura in metallo stiamo studiando come ‘liberare’ la pala, smontando questa macchina complessa. Da giorni siamo su questo fronte di guerra: è una corsa contro il tempo e anche contro gli agenti atmosferici visto che lavoriamo all’aperto”, sospira la soprintendente, ricordando che oggi “è stata messa in sicurezza anche la Torre civica”. “Le polemiche sulle chiese che potevano essere salvate? Incito tutti a venire qui – replica con fermezza – e a vedere cosa significhi mettere in sicurezza un edificio, un’opera. Spesso chi non lavora sul campo e non affronta questi problemi non li conosce: serve rispetto per i tecnici che stanno qui e sputano l’anima”.