In tutta la regione Umbria le richieste di verifica di agibilità dovrebbero essere circa 20 mila: è il dato emerso nel corso di un incontro della presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, con tutti i rappresentanti degli ordini professionali (ingegneri, architetti, geologi, agronomi e forestali, geometri, periti industriali), delle associazioni di categoria delle imprese edili e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori. La collaborazione con queste categorie di professionisti – è stato detto – sarà particolarmente significativa per quella che è stata definita la “verifica fast”, per stabilire se un edificio è utilizzabile o non utilizzabile. Questo al fine di consentire il rientro delle famiglie negli edifici dichiarati agibili, mentre per gli altri saranno eseguite le verifiche secondo il modello “Scheda Aedes” (ossia agibilità e danno nell’emergenza sismica). La presidente Marini ha ribadito che, dopo i terremoti di ottobre, in Umbria il quadro complessivo dei danni che si erano registrati con la scossa del 24 agosto si è notevolmente aggravato, ed è aumentato anche il territorio interessato, che coinvolge interi centri storici, come Norcia, Cascia, Preci, Sellano, Monteleone di Spoleto.