”Accanto ai controlli di routine sull’acqua potabile e sul vino imbottigliato, che hanno dato esito negativo, abbiamo attivato, per garantire la massime tutela della salute della popolazione, un Piano di campionamenti straordinari sia sul Prosecco DOCG sia sui pozzi degli acquedotti. – spiega il Direttore Generale dell’Ulss 7 di Pieve di Soligo, Francesco Benazzi – E’ stata portata a termine, inoltre, la seconda fase del biomonitoraggio della popolazione residente nelle aree ad alta intensità viticola. I risultati degli studi effettuati non evidenziano situazioni di allarme epidemiologico né particolari preoccupazioni sul fronte della sicurezza alimentare”. Con riferimento ai contenuti del servizio sul Prosecco trasmesso ieri sera dalla trasmissione ”Report”, l’Ulss 7 ritiene infatti “importante fornire un’informazione dettagliata sull’attività svolta nell’ultimo periodo nell’ambito dei controlli relativi al settore vitivinicolo”.
In aggiunta ai controlli ordinari che ogni anno l’Ulss 7 effettua sul vino imbottigliato, “risultati stabilmente favorevoli per quanto riguarda il rispetto dei limiti di legge, è stato attivato, quest’anno, un Piano straordinario di campionamento. Le analisi hanno interessato, nella prima fase, 50 bottiglie delle più importanti aziende locali di produzione del Prosecco DOCG, vendemmia 2015”. Le analisi sono state eseguiti presso il laboratorio specializzato del Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano (CREA-Vit): sono stati studiati 17 principi attivi, presenti nei composti fitosanitari di maggiore interesse ambientale, utilizzati nella coltivazione della Glera. Tutti i campioni sono risultati conformi, con tracce micromillesimali (da 5 a 500 volte inferiori ai limiti) di alcuni (da 3 a 5) principi attivi antiperonosporici e antibotritici. Non è stata rilevata alcuna traccia di ditiocarbammati. In relazione all’acqua potabile l’Ulss 7, oltre al normale monitoraggio microbiologico e chimico, ha effettuato uno studio straordinario volto a identificare l’eventuale presenza, nei pozzi di captazione, di due tra i più comuni erbicidi, il glifosate-AMPA e il glufosinate d’ammonio. Il glufosinate d’ammonio è risultato assente in tutti i 12 pozzi controllati. Il glifosate-AMPA ha presentato una occasionale positività, poi rientrata, in un pozzo non utilizzato del Comune di Conegliano.
Nel 2012/13 l’Ulss 7 aveva avviato uno studio pilota per individuare l’eventuale presenza di etilentiourea-ETU (il principale metabolita urinario dei ditiocarbammati, prodotti fungicidi di ampio utilizzo) nella popolazione residente in aree ad alta intensità viticola. Rispetto ai 407 soggetti esaminati, solo 21 (pari al 5% del campione) avevano evidenziato valori di ETU superiori a 5 microgrammi/litro (limite per la popolazione generale), correlabili sia alla deriva dei trattamenti dei vigneti circostanti sia all’utilizzo di antifungini nell’orto di casa. Su questi soggetti è proseguito, con una seconda fase, il biomonitoraggio che ha evidenziato, per 20 di loro, il rientro dei valori dell’ETU sotto i 5 microgrammi/litro. ”Le nostre attività di controllo, ordinarie e straordinarie, proseguiranno sia sul fronte della tutela delle risorse idriche sia nell’ambito dei controlli sanitari sul vino – sottolinea Sandro Cinquetti, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 7 – D’intesa con i Comuni del territorio stiamo lavorando per intensificare la vigilanza ”sul campo”.