Una lettera aperta ai dipendenti del colosso del farmaco Pfizer, per vaccini meno cari contro la polmonite nei Paesi del Sud del mondo. L’iniziativa è di Medici senza frontiere, che da tempo si batte per ridurre il prezzo di questo prodotto. “Cari impiegati della Pfizer, mi presento: mi chiamo Mary Jo, e lavoro come infermiera per Medici senza frontiere da 17 anni. Vi scrivo perché sabato 12 novembre sarà la Giornata mondiale contro la Polmonite che, insieme alle altre infezioni da pneumococco, uccide ogni anno quasi un milione di bambini”, recita la missiva.
“Da 7 anni Msf sta chiedendo ripetutamente a Pfizer e GlaxoSmithKline (GSK) – le uniche due case farmaceutiche produttrici del vaccino anti-pneumococcico coniugato (Pcv) – di abbassarne il prezzo a 5 dollari a bambino, per tutte e tre le dosi, in tutti i Paesi in via di sviluppo e per le organizzazioni umanitarie. Nelle ultime settimane sono stati fatti importanti passi avanti: GSK ha ridotto il prezzo del vaccino anti-pneumococcico per le organizzazioni umanitarie, e Pfizer ha dichiarato a Msf che prenderà in considerazione “nuove soluzioni” per l’accesso ai vaccini. Msf si augura quindi che adesso anche Pfizer segua l’esempio di GSK ed entrambe le aziende abbassino il prezzo del vaccino per tutti i Paesi in via di sviluppo che non possono ancora permettersi di inserire il vaccino contro la polmonite nei propri pacchetti vaccinali di base”. “Abbiamo bisogno che questa possibilità diventi concreta, perché la realtà in cui viviamo oggi è straziante. Consentitemi di raccontarvi di Mohamed, un bambino di 6 anni che ho incontrato durante la mia ultima missione in Nigeria. Era molto magro e aveva delle ulcere terribili e certamente dolorose sulle labbra. Mohamed in pratica non reagiva più. Ma allo stesso tempo ansimava e provava in modo disperato a respirare. La sua frequenza respiratoria era di 60 atti respiratori al minuto, un livello due volte maggiore rispetto a quanto dovrebbe essere per un bambino della sua età. L’ho immediatamente preso in braccio”. Aveva la polmonite.
“Gli abbiamo trovato un posto letto e abbiamo posizionato un catetere venoso per somministrargli le terapie endovenose necessarie. Ciò che mi ha colpito di più di Mohamed è stata la sua serietà. Nonostante fosse chiaro che stava soffrendo molto, e che non aveva né fame né sete, si impegnava a essere autonomo. Era così debole, ma faceva di tutto per tenere duro. Il giorno seguente era vivace. Sorrideva. Il cambiamento è stato incredibile. Mohamed è stato fortunato ad arrivare nella nostra clinica al momento giusto, e noi siamo stati fortunati che gli antibiotici abbiano funzionato contro la sua polmonite. Non è sempre così”, nota Mary Jo. “La polmonite di Mohamed poteva essere prevenuta se il vostro vaccino fosse stato disponibile. Ecco perché è importante abbassare il prezzo del vaccino anti-pneumococcico per quei paesi che non ricevono i vaccini finanziati dai donatori E per le organizzazioni umanitarie. Perché tutto questo possa diventare realtà, il desiderio di cambiare le cose deve venire anche dal cuore di Pfizer. Potrebbe non essere facile, ma se tutto questo ti colpisce, per favore aiutaci a diffondere il messaggio condividendo questa lettera con un tuo collega. Grazie”, conclude Mary-Jo Frawley.