Veronesi, il figlio: “alla fine non ha voluto essere curato”; in tanti a dare l’ultimo saluto al celebre oncologo

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Negli ultimi giorni della sua vita Umberto Veronesi “non ha voluto essere curato fino alla fine. In fondo lui ha sempre predicato l’eutanasia, cioe’ il diritto di non soffrire”. La afferma il figlio, Alberto Veronesi, rivelando le volontà di suo padre negli ultimi giorni di vita. “Non ha voluto essere ricoverato, non ha voluto nessun prolungamento, ha voluto andarsene e questo è stato inevitabile. Se n’è andato in maniera naturale”, ha aggiunto il figlio. A ricordare l’illustre oncologo ed ex ministro della Salute, le sue battaglie e le sue conquiste oggi sono stati non solo i suoi familiari, la moglie, i sette figli e i nipoti presenti accanto al feretro, ma anche le centinaia di persone che si sono messe in coda in piazza della Scala per ringraziarlo. Un flusso costante e perpetuo, fino a sera.

Il primo a volergli rendere omaggio è stato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha ricordato come Umberto Veronesi gli è “stato vicino” e lo ha “rassicurato” quando ha dovuto affrontare un cancro. La stessa “sensibilità” mostrata negli anni ai suoi pazienti, molti dei quali oggi erano in coda per l’ultimo saluto. “Era sempre pronto a regalarti un sorriso“, hanno raccontato alcuni di loro. Un ringraziamento speciale lo hanno poi portato le tante donne che lui ha “salvato” in tutti questi anni, che sono state operate al seno con la tecnica conservativa introdotta da lui, la quadrantectomia. “Grazie prof – ha scritto Rosangela nel libro delle condoglianze – hai dato 10 anni di vita in più alla mia mamma”. E ancora: “hai salvato la mia mamma, quando nel 1978 un tumore maligno al seno era considerata una condanna a morte”.

In rappresentanza del governo è arrivato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha ricordato “l’uomo straordinario, il ministro, lo scienziato” e si è augurata che le “sue battaglie”, come quella per la prevenzione e per uno stile di vita sano. Tra i cittadini anche volti noti dello spettacolo e della tv come Carla Fracci, Alessandro Cecchi Paone, Stefania Sandrelli, Rita Pavone, don Antonio Mazzi, il sovrintendente del teatro alla Scala Alexander Pereira. Domani Milano saluterà Umberto Veronesi con una cerimonia laica, come lui desiderava, a Palazzo Marino. In piazza della Scala e nel cortile del Comune saranno allestiti due maxi schermi per permettere alle persone che non troveranno posto nella sala di assistere alla cerimonia. La cerimonia sarà aperta da Alberto Veronesi, che è musicista e direttore d’orchestra, che suonerà due brani per il padre ‘Il chiaro di luna’ di Beethoven e ‘Tu che di gel sei cinta’ dalla Turandot. Dopo l’omaggio musicale interverranno il sindaco di Milano Giuseppe Sala, Emma Bonino, il figlio Paolo, il professor Pier Giuseppe Pelicci dello Ieo (Istituto europeo di oncologia) e le nipoti dell’oncologo Elena e Gaia. A Milano domani sarà lutto cittadino.

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