Il terzo registratore di volo del Tupolev Tu-154, precipitato nel Mar Nero il giorno di Natale con 92 persone a bordo, è andato distrutto. Lo ha riferito alla Tass una fonte “informata“, all’interno delle forze dell’ordine e secondo la quale della terza scatola nera è stato ritrovato solo l’involucro, “il che dimostra la sua distruzione”. Secondo la stessa fonte, le condizioni delle altre due scatole nere (voci in cabina e parametri di volo) sono invece soddisfacenti e si sta lavorando al fine di decodificarli. Al contempo però fonti dell’altra agenzia ufficiale Ria Novosti hanno riferito che il terzo registratore di volo non è stato ancora ritrovato. Il Tu-154 del ministero della Difesa russo è precipitato la mattina del 25 dicembre, pochi minuti dopo essere decollato con direzione Latakia, in Siria.
A bordo viaggiavano 92 persone tra cui giornalisti, una famosa operatrice umanitaria e membri dell’equipaggio e artisti del coro dell’Armata rossa che doveva esibirsi in Siria. La copertura mediatica delle operazioni di ricerca e delle indagini relative al disastro Aereo ha registrato momenti di forti contraddizioni e confusione, con le autorità che si sono per ora limitate a dichiarare che dalla decifrazione preliminare delle scatole nere “la lista delle probabili causa del disastro si sono ridotte”. La pista più accreditata sembra sembra quella di una combinazione di errore umano e guasto tecnico.