Archeologia: scoperto il tempio di Cleopatra ad Alessandria d’Egitto

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Scoperto ad Alessandria d’Egitto un tempio in onore della regina Cleopatra. Gli scavi condotti dai ricercatori del Museo belga di Mariemont stanno portando alla identificazione di un grande complesso monumentale del periodo tolemaico: un tempio di età greco-romana dedicato a Cleopatra assimilata a Iside che in età greco-romana era la più amata delle divinità nella terra del Nilo. Autori della scoperta, come riferisce il nuovo fascicolo della rivista “Archeologia Viva” (Giunti editore), sono tre archeologi belgi dell’Università Cattolica di Lovanio: Marie-Cécile Bruwier, direttrice scientifica del Museo reale di Mariemont e professoressa di archeologia egiziana e museologia; Marco Cavalieri, professore di archeologia romana e antichità italiche; Nicolas Amoroso, assistente presso la cattedra di archeologia romana e antichità italiche.

archeologiaLa missione archeologica belga sta scavando in un ampio settore orientale esterno alle antiche mura di Alessandria, nell’attuale quartiere di Smouha, dove sono emerse le tracce di un tempio la cui natura monumentale è attestata dai resti architettonici e dall’apparato scultoreo, forse risalente alla fine dell’età lagide, ovvero al regno di Cleopatra VII (51-30 a.C.), la più famosa regina d’Egitto. Fra i reperti degli scavi a Smouha, è stato portato alla luce un frammento di lucerna romana raffigurante Iside in trono adorna del basileion: il disco solare sostenuto da due spighe di grano e sormontato da due piume. La presenza di spighe richiama l’assimilazione della dea con Demetra. Una seconda lucerna mostra Iside in trono che allatta il piccolo Arpocrate, mentre il frammento di una manica è riferibile a un busto di Serapide.

Sono reperti che evidenziano la pratica di culti isiaci in questo sobborgo alessandrino. Inoltre, alcuni gettoni da gioco alessandrini di età greco-romana portano l’iscrizione Eleusinion con la rappresentazione di un edificio porticato a più piani che lascia ipotizzare l’organizzazione di giochi nell’Eleusi di Alessandria. Ciò presuppone uno spazio adeguato. Due iscrizione geroglifiche frammentarie, scoperte a Smouha nel 2009 e nel 2010, presentano parte di un titolatura reale e dimostrano la presenza di statue reali nel luogo dove sono stati condotti gli scavi. Le ricerche hanno evidenziato una sessantina di blocchi di forma parallelepipeda (in granito, calcare e marmo) e parecchi frammenti di colonne in granito rosa.

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