Areo libico dirottato a Malta: tutti liberi gli ostaggi

MeteoWeb

Sono state ore di attesa e di angoscia a causa di un aereo libico dirottato in volo e fatto atterrare a Malta: i due autori del sequestro, che armati minacciavano di far saltare in aria il velivolo, hanno prima liberato le persone a bordo e poi si sono arresi. I dirottatori appartenevano a un gruppo di nostalgici del vecchio regime libico di Muammar Gheddafi ed hanno chiesto asilo politico a Malta. L’aereo, uno dei tre Airbus A320 che possiede la Afriqiyah, una compagnia aerea di propietà dello Stato e con sede a Tripoli, era decollato dalla città in Libia meridionale di Sebha e doveva atterrare nella capitale. Ma i due dirottatori hanno costretto il comandante a fare rotta verso Malta per atterrare sull’isola.

Dopo aver dato la notizia, il premier, Joseph Muscat, ha dato un aggiornamento continuo su Twitter di ciò che stava accadendo. A bordo c’erano 110 passeggeri (di cui 82 uomini compresi i due dirottatori, 28 donne e un neonato) più 7 persone di equipaggio. I due dirottatori hanno affermato di rappresentare un nuovo partito politico, chiamato Al Fatah al Gadida, in riferimento al colpo di Stato che porto’ Muammar Gheddafi nel 1969 al potere. “Lo abbiamo fatto per pubblicizzare il nostro nuovo partito”, ha raccontato intervistato telefonicamente a un giornale libico. Ad un certo punto, uno di loro si e’ anche affacciato dal portellone per sventolare la bandiera verde che era tipica della Jamariya. Una fonte di Afriqiyah Airways ha aggiunto che i due avevano richiesto visti per l’Europa e dunque probabilmente non sono estremisti islamici, ma volevano asilo politico.

Condividi