Capodanno: da Amatrice a Camerino, un cenone per ripartire

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Una cena tutti insieme in tenda, nelle altre strutture temporanee allestite dopo il sisma o negli alberghi, per fare comunità, guardare al futuro, alla ricostruzione. Il Capodanno nelle zone terremotate, che si lasciano alle spalle un 2016 segnato da vittime e devastazione, segna la voglia di ripartenza. Ad Amatrice è stata organizzata una serata nella tenda: “Passeremo il Capodanno tutti insieme. Saremo più di 300 ed è una serata per stare insieme”, sottolinea all’Adnkronos il sindaco Sergio Pirozzi. “Non è che c’è molta voglia di festeggiare – afferma il primo cittadino di Accumoli Stefano Petrucci – Noi siamo in albergo. L’hotel organizzerà una cena di fine anno e saremo lì, insieme”. A Camerino la pro loco ha organizzato una serata nel capannone allestito vicino al Centro operativo comunale, attivato per gestire l’emergenza: “Ci saranno una cena e della musica – spiega il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui – Brinderemo al nuovo anno, che sicuramente speriamo sia migliore di quello passato. Dobbiamo crederci. Il motivo per cui dobbiamo festeggiare è che a Camerino non abbiamo avuto vittime né feriti, insieme abbiamo la forza per ripartire”. “La città in verità è già ripartita – osserva Pasqui – è ripartita dai suoi giovani, gli studenti della scuola dell’obbligo e quelli dell’Università, dove già si sono laureati nuovi dottori. E poi è ripartita dai commercianti attraverso il mercatino natalizio al quale daremo continuità”. “Grazie a questo centro realizzato con casette di legno e tensostrutture i commercianti sono tornati ad avere fatturati sufficienti per arrivare a fine mese – prosegue il sindaco – E’ rimasta a terra la parte materiale, che però ricostruiremo: abbiamo le istituzioni vicino. Dobbiamo crederci, darci una mano e guardare al futuro. Sono ottimista, ma con la consapevolezza di ciò che è accaduto”. Anche Norcia aspetterà il 2017 con un cenone nella tenda dell’esercito. Stasera nella struttura, che ogni giorno sforna oltre 1.200 pasti, non mancheranno i piatti tipici del Capodanno. “La volontà è quella di restare vicino ai cittadini e dargli qualche segno di ripresa, come può esserlo anche una festa di capodanno, anche se, ridottissima”, ha detto Giuseppina Perla, assessore agli Affari Generali.

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