Incendio sul treno ad Ancona, il racconto dei passeggeri: “Panico e porte chiuse”

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Prima si è sentito un botto, poi le luci arancioni, ed infine i bagliori dell’Incendio sprigionatosi sul locomotore del regionale 7091, all’interno della galleria di Varano ad Ancona. E’ durato per più di un’ora l’incubo per i passeggeri del regionale Ancona-Fabriano, tra i quali era presente una studentessa universitaria di 20 anni, diretta a Macerata per le lezioni. “Ho sentito un forte botto, come quando si incrociano due treni – ricorda la ragazza, trasportata in ambulanza al Pronto soccorso di Ancona per una lieve intossicazione da fumo – ma mi sono detta che non era possibile perche’ il binario e’ unico. Poi ho visto le luci dell’Incendio e ragazzi che gridavano ‘al fuoco’ e scappavano verso di noi, verso la parte anteriore del treno”.

“Abbiamo avvisato dell’Incendio il macchinista che e’ rimasto sul treno fino all’ultimo. Una volta scesi, c’era tanto fumo e non si vedeva nulla”. “Le luci d’emergenza non c’erano, – racconta ancora, preferendo non dire il suo nome – ho cercato di coprirmi la bocca con il cappotto, che ancora puzza di fumo: non si riusciva a capire se l’Incendio fosse sul treno o fuori. Il convoglio si e’ arrestato in galleria, mentre secondo me avrebbero dovuto farlo uscire”. Una volta fuori dal tunnel “mi hanno portata al Pronto soccorso in ambulanza: avevo bruciori alla gola, agli occhi e avevo difficoltà a respirare”.

Secondo la giovane “si sentiva già prima un odore come di bruciato, di frizione riscaldata”, conferma un altro passeggero, Renato, 31 anni, che andava al lavoro a Macerata. Anche a lui e’ stato fatto un prelievo e somministrato ossigeno. “All’inizio le porte erano bloccate – ricorda – alcuni sono usciti forzandole, poi sono state aperte e siamo scesi”. “E’ stata un’esperienza drammatica – ammette un’altra ragazza, anche lei pendolare per il lavoro verso un’azienda di Montegranaro – io sono rimasta per alcuni momenti con il macchinista per capire cosa stava accadendo. Il fumo aveva riempito la galleria, vedevamo solo con le luci dei cellulari e lungo la massicciata di sassi molti sono caduti. Abbiamo camminato per 2,7 chilometri prima di uscire”.

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