Le colline del Soave in una guida realizzata dai ragazzi

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Diffondere la conoscenza tra i bambini perché possano crescere consapevoli del patrimonio che un domani saranno chiamati a gestire e a tutelare.

Questa l’idea di base che ha spinto il Consorzio del Soave alla realizzazione de “Il Soave: piccola guida per grandi esploratori“, una vera e propria guida cartacea, illustrata dai ragazzi di età compresa tra gli 8 e 10 anni, che sarà presentata questo mercoledì 21 dicembre alle ore 11 alla Scuola Primaria “Ippolito Nievo”, Istituto Comprensivo di Soave (Verona).

Il progetto rientra nel fitto calendario di azioni poste in essere dal Consorzio di tutela dopo il riconoscimento ministeriale del Soave quale primo paesaggio rurale di interesse storico d’Italia.

Si tratta di un impegno notevole da parte dell’ente consortile che intende investire sulle giovani generazioni nell’ottica di una lungimirante etica della conoscenza per rendere i bambini di oggi uomini e donne di domani, ricchi di sapere e consapevoli del patrimonio che la loro terra rappresenta.

Questa guida  costituisce una nuova importante tappa di un progetto di valorizzazione territoriale e paesaggistico nato in collaborazione con Viviana Ferrario, docente allo IUAV di Venezia, e partito già nel 2006 quando, con la pubblicazione del volume “Un paesaggio Soave”, si è di fatto aperta una riflessione a livello nazionale sul tema del paesaggio storico e della sua tutela.

Alla base del lavoro resta il cambiamento di prospettiva su cui il Consorzio sta lavorando da tempo, in linea con gli orientamenti del Ministero dell’agricoltura: considerare l’uomo al centro del contesto agricolo, non più come soggetto che turba l’ecosistema esistente con una forma di agricoltura intensiva ma, al contrario, come artefice principale nel mantenimento della biodiversità e nella conservazione del paesaggio.

L’iniziativa è nata in stretta collaborazione con i docenti Luciana Bertinato, Daniela Dal Bon, Licia Fiorio, Anna Salgaro, Ivana Tacchella, Cecilia Furlato.

Non dunque l’ennesima guida enologica che racconta l’eccellenza dei vini e la storia dei produttori ma una pubblicazione cartacea in quadricromia, realizzata dai bambini della scuola primaria di Soave a metà strada tra la mappa e l’album di figurine.

Il Soave: piccola guida per grandi esploratori” è in pratica una sorta di “diario di bordo” con tanto di mappe, percorsi ed itinerari, tutti disegnati a mano dai bambini e filtrati attraverso la visione stilizzata ed essenziale degli 8-10 anni.

La guida, scritta in italiano, inglese, francese e tedesco, oltre alle parti descrittive, lascia spazio alle figurine adesive, anch’esse disegnate dagli stressi ragazzi, da incollare negli appositi riquadri, sotto le specifiche didascalie. Le figurine si trovano tutte in fondo al volumetto e sono prive di numero perché il bambino che sfoglia la guida e che desideri conoscere Soave divertendosi potrà completare l’album facendosi guidare dalle descrizioni presenti nel testo.

Quattro gli itinerari inseriti: il cuore della città; la scuola e il fiume; i borghi e il castello; le Colline vitate del Soave. Nella pubblicazione, oltre a narrare i personaggi famosi che sono passati nel borgo medievale e a descrivere la flora e alla fauna presenti nelle colline del Soave, è presente una sezione dedicata al vino Soave, ai vigneti e al paesaggio, anche in virtù del recente riconoscimento ministeriale del Soave quale primo paesaggio rurale di interesse storico.

«Abbiamo fortemente voluto questo progetto dal respiro culturale-educativo – spiega Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave – perché siamo convinti che mai come oggi sia necessario sviluppare fin da bambini la consapevolezza della bellezza del patrimonio paesaggistico che abbiamo. Con questo strumento i ragazzi imparano divertendosi perché sono protagonisti in prima persona; nello stesso tempo però si accresce in loro il senso civico del rispetto per la cosa pubblica e la consapevolezza dei valori ereditati».

Chi sfoglia la guida “Il Soave: piccola guida per grandi esploratori” può da subito riconoscere gli iconemi del Soave – i capitelli votivi del Classico, la forme di allevamento della pergola, i muretti a secco, le vigne storiche coltivate secondo le tecniche della viticoltura eroica – visti però dagli occhi di un bambino di 8 – 10 anni.

In questo mondo la città può diventare un piacevole laboratorio didattico nel quale imparare a riconoscere i simboli del territorio e ricomporre le tessere del mosaico ambientale. Una grande enciclopedia delle occasioni per vivere intensamente il presente, riscoprire il passato e dare memoria evolutiva al futuro.

La bellezza della città murata e il fascino della sua storia hanno spinto alla ricerca di metodi e strumenti atti a motivare i bambini in modo creativo, al fine di rendere la scoperta dell’ambiente in cui vivono un gioco piacevole. La metodologia della ricerca-azione ha posto al centro “il fare” consapevole e la riflessione nel valorizzare le intelligenze multiple e nel promuovere la cooperazione in un clima di reciproca accoglienza.

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