Luiss lancia la raccolta fondi per una biblioteca nelle zone terremotate

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Aattraverso la piattaforma di crowdfunding “Derev” la Luiss Guido Carli lancia una campagna di raccolta fondi per dar vita alla biblioteca di comunità per l’Istituto comprensivo Simone De Magistris di Caldarola, in provincia di Macerata, danneggiato e inagibile in seguito al terremoto che ha colpito il Centro Italia. L’area interessata comprende, oltre al comune di Caldarola, anche quelle di Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona.

Il progetto si propone di aiutare l’Istituto Simone De Magistris a ricostruire un luogo che abbia la doppia funzione di laboratorio culturale e, al contempo, punto di ritrovo per gli alunni delle undici scuole del territorio e gli abitanti delle province di Macerata. Uno spazio collaborativo, dove organizzare laboratori di scrittura, di ricerca sui linguaggi espressivi, artistici e musicali, e progetti realizzati in stretta collaborazione con le realtà amministrative, associative, ricreative e produttive presenti sul territorio. Diverse le iniziative che saranno realizzate, come quella in collaborazione con l’editore Giacone che punta a lanciare una produzione editoriale realizzata dagli stessi studenti per promuovere il loro territorio. La raccolta fondi terminerà a marzo del nuovo anno.

Alla raccolta fondi sono collegate una serie di iniziative promosse da tutte le componenti della LUISS, come l’annuale cena di Natale, dedicata alla solidarietà e aperta per l’occasione al pubblico, che dovrà acquistare un biglietto di beneficenza. La cena è organizzata dagli studenti dell’Ateneo e si terrà il 21 dicembre al costo di 15 euro. L’incasso della serata verrà interamente devoluto al progetto di ricostruzione della biblioteca. Per l’occasione i giovani studenti serviranno ai tavoli nella splendida cornice dell’Aula chiesa nel campus LUISS di viale Romania. Questa iniziativa racchiude lo spirito con il quale la comunità universitaria accoglie e sostiene le tante attività extra didattiche e di volontariato che gli studenti abbracciano nel loro percorso accademico. “La conoscenza è anche condivisione e solidarietà. I ragazzi devono formarsi non solo sui libri ma imparando da situazioni di disagio. La crescita di uno studente non passa solo dalle aule ma dalla necessità di sporcarsi le mani, allargare i propri orizzonti, uscendo da sé stessi. La cultura del rispetto degli altri è la base per la costruzione di un nuovo significato di istruzione, inteso in senso più largo e inclusivo” ha dichiarato il direttore generale Giovanni Lo Storto. 

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