Onde gravitazionali: “Oscar” della Fisica al team di LIGO

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Il mondo della Fisica assegna l’Oscar 2016 a LIGO SC. Physics World, magazine dell’Institute of Physics – una delle comunità più autorevoli in materia a livello mondiale – ha conferito il riconoscimento di Breakthrough of the Year alla LIGO Scientific Collaboration (LSC), progetto internazionale che coinvolge Istituti e gruppi di ricerca per lo studio delle onde gravitazionali attraverso un network di telescopi, a cui l’Italia prende parte con VIRGO attraverso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).

Il premio – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – va al team per la sua “rivoluzionaria osservazione diretta delle onde gravitazionali” in due occasioni distinte: la prima, il 14 settembre 2015, seguita da un secondo evento il 26 dicembre dello stesso anno. Le scoperte sono state effettuate dalla coppia di interferometri americani aLIGO (advancedLIGO) con la complicità di VIRGO, osservatorio situato in provincia di Pisa, frutto di una collaborazione italofrancese tra l’INFN e il Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS).

Un secolo dopo la pubblicazione della teoria della Relatività Generale – in cui Albert Einstein ipotizzava la deformazione della curvatura dello spaziotempo indotta dalle masse e la propagazione delle onde come diretta conseguenza dell’interazione gravitazionale tra masse in moto accelerato – gli scienziati della LIGO  Scientific Collaboration hanno individuato le misteriose increspature attraverso gli osservatori aLIGO di Livingston, in Louisiana, e di Hanford, nello Stato di Washington, con l’ausilio dell’infrastruttura italiana, avviando l’era dell’astronomia gravitazionale.

Entrambi gli eventi registrati sono stati prodotti in seguito alla fusione di due buchi neri, un processo avvenuto circa 1,3 miliardi di anni fa. Nel primo caso, in particolare, si è trattato della collisione e dell’unione di due black holes di 29 e 36 masse solari, che ha generato un’increspatura del segnale così potente da essere rivelata chiaramente dai due “gemelli” aLIGO.

Il riconoscimento al lavoro del team di LIGO giunge insieme ad altri nove premi, assegnati ad altrettanti gruppi di scienziati che si sono distinti nelle loro ricerche. Tra questi figurano i fisici che hanno progettato un’illustrazione del paradosso quantistico noto come “gatto di Schrödinger”, quelli che hanno studiato una transizione a basso consumo nel nucleo del Torio 229, utile per creare nuove frequenze negli orologi nucleari, e gli astronomi che sono andati a caccia del pianeta roccioso nella fascia abitabile di Proxima Centauri.

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