Terremoto, il sindaco di San Severino: container come bunker, “chi ha case agibili o non occupate le metta a disposizione”

MeteoWeb

“Faccio di nuovo appello ai proprietari di edifici agibili ma non occupati e a tutti gli imprenditori edili o del settore immobiliare che hanno strutture disponibili perché mettano le loro case a disposizione delle tante famiglie rimaste senza tetto. Li invito a mettersi subito in contatto con il nostro ufficio Servizi alla persona”. La richiesta arriva dal sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei. “I container – spiega – sembrano dei bunker, non possono che essere l’ultima spiaggia. Si tratta di strutture destinate a nuclei di tre o quattro persone, con il rischio di dividere anche le famiglie, che prevedono spazi comuni come bagni, mensa, lavanderia e una sala ricreativa. In simili spazi la convivenza sarà veramente difficile. Abbiamo gia’ fatto l’esperienza dei container nel Terremoto del 1997. I senzatetto dovevano restarci per poco tempo, finirono per essere piazzati li’ per anni. Il Comune sta facendo di tutto per far rientrare le famiglie nelle abitazioni”. Intanto il sindaco ha già fatto domanda per i container: “Dopo aver individuato un’area nel rione di San Michele – dice – abbiamo avuto un incontro con il Genio guastatori dell’Esercito che seguira’ le attivita’ di predisposizione del sito. Si tratta di un’area di 5mila mq che ospitera’ circa 200 persone. Prima di dare il via alle ruspe, pero’, vogliamo fare un ultimo tentativo per dare una sistemazione dignitosa a chi e’ rimasto senza un tetto”.

Condividi