“A quelle donne, uomini, bambini e anziani cosi’ duramente colpiti” dal Terremoto, “va il nostro pensiero accorato di bene e di solidarieta’ e per loro continua ad alzarsi la nostra preghiera“. Lo scrivono i vescovi della Toscana nella lettera inviata alle comunità della regione in vista del Natale nella quale si soffermano soprattutto sull’accoglienza ai migranti. La Conferenza episcopale Toscana ha però voluto lanciare un altro segnale di vicinanza “ai fratelli e alle sorelle del Centro Italia colpiti dall’immane tragedia del Terremoto dell’agosto e poi dell’ottobre. Abbiamo pianto insieme – scrivono – le molte vittime e la devastazione di quei luoghi impastati di storia e di spiritualita’ millenaria”.
“La Chiesa ha saputo stringersi nel dolore con le comunita’ colpite e ha intrapreso un silenzioso percorso di accompagnamento – proseguono i vescovi – che si esprime in gesti concreti di solidarieta’, volti alla ricostruzione dei luoghi e a ristabilire le condizioni perche’ quelle comunita’ possano tornare ad abitare le loro terre”. Infine, nella lettera la Cet ricorda “anche i molti fratelli e le molte sorelle nelle nostre comunita’ e in tutto il mondo che sono colpiti dal lutto, dalla malattia e dalle difficolta’ economiche. Ricordiamo le vittime dei conflitti, specialmente nel Medio Oriente, il popolo martoriato della Siria e coloro che, in ogni luogo, soffrono dell’insicurezza e della violenza”.