Terremoto, il sindaco di Cascia: “Non servono passerelle, è importante lavorare per la causa”

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“Natale è sempre Natale, ma certo lo stato d’animo di quest’anno non era quello di festa come gli altri anni. Certo, i tanti volontari hanno cercato di mitigare con la loro vicinanza questo momento e di questo li ringrazio molto”. Così, Gino Emili, il sindaco di Cascia, parlando con Adnkronos del primo Natale da terremotati della sua città e della Valnerina in generale. E, commentando l’iniziativa del sindaco di Amatrice che ha invitato i parlamentari a trascorrere qualche giorno nella città devastata dal sisma del 24 agosto scorso, Emili dice: “Non servono le passerelle, le persone hanno bisogno di altre cose. Chi vuole venire a trovarci sa dove siamo. Qualcuno è venuto e qualche altro no, ma, per quanto mi riguarda, l’importante è che lavorino per la causa”. E, a Cascia, sono rimaste circa 15 persone tra le tende e il palazzetto dello sport. Tutti gli altri si sono sistemati tra autonoma sistemazione, strutture ricettive della zona che non hanno riportato danni, e strutture ricettive della provincia di Perugia. A Cascia e nella frazione di Avendita inoltre sono in fase di ultimazione le aree urbanizzate per i container collettivi. In tutto ospiteranno circa 100 persone.

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