Un chilometro di documenti è stato recuperato dalle macerie dell’archivio di deposito del Comune di Norcia e trasferito in quello di Stato di Spoleto. “E’ stato un lavoro enorme che ha richiesto quattro giorni di interventi complicati e rischiosi, ma siamo riusciti a portarlo a compimento grazie all’aiuto dei vigili del fuoco, dei militari dell’esercito, dei carabinieri del Nucleo tutela beni culturali e dei funzionari del ministero delle attività culturali”, ha spiegato all’ANSA Mario Squadroni, soprintendente archivistico e bibliografico dell’Umbria e delle Marche.
L’archivio, all’interno di un capannone nella zona industriale di Norcia, dopo la scossa del 30 ottobre scorso era stato sepolto dalle macerie e in particolare dal tetto dell’immobile. “Questo lavoro – ha aggiunto Squadroni – ci ha permesso di recuperare anche documenti che non immaginavamo di trovare, come ad esempio le bozze del progetto del teatro di Norcia e delle stampe di carattere legislativo o decreti: carte che risalgono anche a 70 anni fa”. Adesso i documenti sono stati trasferiti a Spoleto, “dove verrà ripulito e quindi riordinato” dice il soprintendente, “per poi essere rimesso a disposizione del pubblico”. Prima dell’archivio di deposito, a Norcia era stato recuperato e messo in sicurezza l’archivio storico, quello contenente documenti antichi e preziosi. “Subito dopo Capodanno – ha detto ancora Squadroni – procederemo al trasferimento dell’archivio di Preci, successivamente metteremo mano a quello di Cascia e qui trasferiremo anche la biblioteca”. Il soprintendente ha spiegato comunque che a Cascia “al momento non c’e’ alcun pericolo che i documenti possano deteriorarsi, perché si trovano in ambienti lesionati, ma non a rischio di infiltrazioni, pero’ in previsione dei lavori di restauro degli edifici vanno trasferiti”.