Intelligenza artificiale e sviluppo: la definizione di nuovi mercati digitali possono favorire creatività, genio e produttività con un conseguente impatto positivo sulla società. L’AI (Artificial Intelligence) potrebbe infatti influenzare il tasso di crescita delle economie sviluppate (tra cui l’Italia) entro il 2035, raddoppiandolo e accrescendo la produttività del lavoro: potrebbe generare infatti incrementi fino al 40%, a patto che si intervenga radicalmente sul modo di produrre e si rafforzino i ruoli e le competenze delle persone nel guidare la crescita. E’ quanto emerge dalla Accenture Technology Vision 2017, il report annuale di Accenture che analizza l’evoluzione della tecnologia dei prossimi tre anni. L’85% degli esperti ed executive aziendali intervistati segnala infatti per i prossimi tre anni investimenti significativi in tecnologie di Intelligenza Artificiale, mentre il 31% di loro dichiara che la loro azienda sta pianificando di utilizzare estensivamente gli studi sul comportamento dell’uomo al fine di guidare lo sviluppo di nuove forme di customer experience entro lo stesso periodo. Inoltre l’85% prevede inoltre entro il prossimo anno un aumento, nella propria organizzazione, di freelance indipendenti. Il dato si allinea ad un altro recente studio Accenture riguardante il mondo del lavoro secondo il quale l’84% degli intervistati si dice entusiasta dell’impatto del digitale nell’ambito della propria professione, il 56% pensa di stare con il proprio datore di lavoro per non più di cinque anni (63% per i Millennials), mentre il 67% vuole provare a lavorare autonomamente in futuro (76% dei Millennials).