Il presidente della Provincia Antonio Di Marco ha visto materialmente la mail dell’hotel Rigopiano delle 14.00, nelle quali si chiedeva l’intervento ‘pesante’ per liberare i clienti, il giorno dopo, 19 gennaio. ”Nessuno l’ha sottovalutata per il semplice motivo che io alle 14,00 avevo incontrato la sorella dei proprietari e avevo dato loro rassicurazioni che entro la serata sarebbe andata una turbina a liberare la strada. Era superata – dice Di Marco – Ma ai fini dell’emergenza io alle 13,30 avevo gia’ spedito la lettera al Governo nella quale richiedevo aiuto e mezzi per liberare anche quelle zone. Per me e’ una mail ininfluente: non ci siamo mai fermati. Quanto alla turbina dell’Anas di Penne, quella che poi ha materialmente liberato la strada di Rigopiano nella notte, nel pomeriggio non era ferma ma stava ripulendo la ss 81 che e’ di competenza dell’Anas, cosi’ come la seconda turbina Anas in quelle ore era a Villa Celiera per salvare anziani intossicati dal monossido di carbonio”, chiude il presidente della provincia.