“E’ una cosa incredibile, perché appena uscita continuava a dire ‘Sono Ludovica Perete’, e poi mi guardava fissa negli occhi e mi ripeteva il suo nome, era sotto shock. L’abbiamo quindi caricata sul gatto delle nevi, siamo arrivati in elicottero ma non poteva decollare. Quindi siamo arrivati fino a Penne per prendere un elicottero, abilitato al volo notturno”. Con queste parole il medico del 118 Compagnoni racconta in collegamento da Pescara con Pomeriggio Cinque i primi momenti quando è stata trovata la piccola Ludovica Parete all’hotel Rigopiano.