Nei Balcani continua ad essere molto difficile la situazione in seguito all’ondata di gelo, neve e ghiaccio che da oltre una settimana imperversa sull’intera regione, con abbondanti precipitazioni nevose e temperature molto al di sotto dello zero. In Bosnia-Erzegovina il bilancio delle vittime è salito a sei: altri due uomini sono infatti stati trovati morti per assideramento, uno a Zvornik (est) e l’altro poco a nord di Sarajevo. A causa della rottura delle tubature legata alle basse temperature nella capitala bosniaca interi quartieri sono rimasti senz’acqua, mentre a Zenica diversi sono i problemi con il sistema di riscaldamento. Anche nella vicina Serbia la situazione continua ad essere difficile a causa delle forti nevicate e del gelo che interessa l’intero Paese.
In 13 municipalità è stato decretato lo stato di emergenza. In una dichiarazione rilasciata alla stampa locale, Maric ha precisato che fino ad ora sono state fatte evacuare 139 persone dalle proprie abitazioni. “Oggi verra’ avviata – ha aggiunto – la distribuzione di carburante nei comuni per l’utilizzo dei mezzi meccanici“. L’area di Vranje, nella Serbia meridionale, è quella che registra il maggior numero di persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. “In quella zona abbiamo potenziato l’azione dei mezzi meccanici”, ha osservato Maric. Il capo del Settore emergenze ha infine confermato due casi di morte per assideramento avvenuti nelle scorse ore, le vittime del gelo sono finora sette. L’emergenza riguarda anche i circa 2 mila migranti e profughi che cercano riparo in garage pubblici e rifugi di fortuna. Diverse ong e organizzazioni umanitarie si sono mobilitate in loro favore, raccogliendo coperte vestiario e cibo. Freddo intenso e neve in abbondanza interessano anche il Montenegro e la Croazia, dove oggi nevica anche a Dubrovnik, la ‘perla dell’Adriatico’, dove stamane la temperatura era di meno 3 gradi.