Nel complesso sono state 109 le persone della Protezione civile trentina inviate con 45 mezzi, tra cui 21 frese per sgombro neve, in operazioni di soccorso per l’emergenza maltempo. Dal 18 al 28 gennaio hanno operato nelle Marche e in Abruzzo, con interventi parziali anche nel Lazio e in Umbria. Nel personale della colonna mobile c’erano 28 unita’ del servizio gestione strade, 16 vigili del fuoco del corpo permanente del servizio antincendi e 26 vigili del fuoco volontari. A questi si aggiungono 16 persone del soccorso alpino, 9 del servizio bacini montani e 14 del servizio prevenzione rischi. A fare il bilancio del piano di soccorso del Trentino alle zone colpite dalla bufera di neve in centro Italia, tra cui anche interventi all’Hotel Rigopiano, e’ stato l’ingegnere Stefano De Vigili, dirigente generale della Protezione civile trentina.
“I principali interventi – ha spiegato – hanno riguardato lo sgombro della neve dalle infrastrutture, che aveva raggiunto oltre 2 metri e mezzo di altezza, per permettere la viabilita’ a scuole, abitazioni e ospedali. Ringrazio in maniera sentita e non istituzionale tutto il personale per il grande impegno in termini non solo di ore di lavoro, ma anche di entusiasmo e solidarieta'”. A queste attività si aggiunge la presenza costante di sette persone che in video conferenza hanno coordinato le attività svolte da 1.200 unita’ inviate dalle dieci regioni coordinate dalla Protezione civile trentina. “In tutto, dal 24 agosto, quando il sisma ha colpito le zone dell’alto Lazio, il Trentino ha impegnato 780 persone tra tecnici e personale di soccorso nell’emergenza in centro Italia, di cui 180 impegnate nella ricostruzione delle due scuole nel Comune di Amatrice“, ha evidenziato l’assessore Tiziano Mellarini. “Esprimo profonda gratitudine a chi fino a qualche ora fa si è impegnato nei soccorsi portando il valore della professionalità della Protezione civile del Trentino e della solidarietà”.