Maltempo: “massa” di neve nei Sibillini, tra 100 e 150 cm in tre Comuni terremotati

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MeteoWeb

E’ una vera a propria massa di neve quella che si è accumulata a Montefortino (Fermo), Montemonaco e Montegallo (Ascoli Piceno), i tre piccoli Comuni terremotati nel cuore dei Monti Sibillini, dove nevica senza sosta da giorni. A Montemonaco il manto nevoso ha raggiunto un metro e mezzo di altezza. “La situazione è critica – dice il sindaco Onorato Corbelli – non riusciamo ad aprire tutte le strade di accesso alle frazioni e abbiamo chiesto aiuto alla protezione civile regionale per avere mezzi di soccorso, una turbina e uno spazzaneve”. Va un po’ meglio a Montegallo (130 cm) e a Montefortino (poco più di un metro), il cui sindaco Domenico Ciaffaroni è preoccupato perché “si tratta di neve pesante” che potrebbe provocare il crollo dei tetti degli edifici pericolanti, ma soprattutto che causare valanghe “vista la quantita’ accumulata. Aspetto il bollettino Meteomont”. E poi – fa presente Sergio Fabiani, primo cittadino di Montegallo – “ora si pone il problema di dove mettere tutta questa massa di neve“. Per i tre Comuni quella di oggi è la giornata peggiore dall’inizio dell’emergenza Maltempo. Al limite la fornitura dell’energia elettrica, tranne che a Montefortino, dove non ci sono problemi: “dopo il nevone del 2012 – osserva Ciaffaroni – l’Enel ha fatto degli investimenti importanti sulla rete locale, oggi ne vediamo i frutti”. 

Continua a nevicare nelle Marche con disagi diffusi nell’entroterra delle cinque province da Pesaro Urbino ad Ascoli Piceno. Le maggiori criticita’ nel Maceratese, nel Fermano e nel Piceno, soprattutto nei Comuni colpiti dal terremoto, che si trovano ad affrontare un’emergenza dopo l’altra. In particolare in tre piccoli centri dei Sibillini, Montegallo, Montefortino e Montemonaco, dove il manto nevoso ha raggiunto altezze variabili da poco piu’ di un metro a un metro e mezzo, con conseguenti disagi alla viabilita’ e i collegamenti con le frazioni. Ma la neve “pesante” fa paura anche per il rischio di crolli degli edifici gia’ pericolanti e per il pericolo di valanghe. Molti Comuni hanno chiesto uomini, mezzi antineve e l’aiuto dell’Esercito per liberare le strade: dopo Bolognola, Pieve Torina e Visso hanno chiesto interventi anche Montemonaco, Comunanza, Cossignano, Pieve Bovigliana, Fiastra, Penna San Giovanni, Cessapalombo. Problemi anche per l’energia elettrica a singhiozzo, o totalmente mancante, con ripercussioni anche sui sistemi di riscaldamento. L’Enel e’ al lavoro, ma al momento le utenze senza luce sono 20 mila: 12 mila nell’Ascolano, 2.500 a Fermo, 2.200 a Macerata e 1.000 a Pesaro. La Protezione civile di Fermo sta portando gruppi elettrogeni per persone malate in altri Comuni. Chiusa per neve la Salaria, ma ci sono difficolta’ anche lungo la costa, dove finora sta solo piovendo: stop domani ai mezzi pesanti lungo la SS16 ad Ancona, Macerata e Fermo, mentre Trenitalia attiva il piano emergenza neve per le tratte interne, con la soppressione di alcuni treni e qualche ritardo. Infine, sempre per domani, una raffica di ordinanze per la chiusura delle scuole, dal nord al sud delle Marche.

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