“Sono un miracolato”. E’ stato questo il primo pensiero di Luca Marzucca quando è venuto a sapere della valanga di neve e detriti che ha travolto ieri l’hotel Rigopiano nel comune di Farindola. “Sono scioccato, non riesco a crederci – racconta il giovane all’Agi – Io sono andato via martedi’, la strada inizialmente era chiusa. Verso le 16 e’ arrivato uno spazzaneve e ci ha scortati fino a Penne. Con me altre 5/6 macchine con non piu’ di 13 persone a bordo. Quando ho lasciato il resort, la situazione era tranquilla, tutto era ancora funzionante e nulla lasciava presagire una sciagura del genere. Il gestore della struttura era sereni ‘siamo abituati alla neve, non ci spaventa’ mi aveva detto prima di salutarmi”. Mentre si continua a scavare, nella speranza di trovare altri superstiti della slavina, conseguenza delle bufere e delle scosse di terremoto che hanno colpito il cuore del Paese, Luca si dice preoccupato per due suoi compaesani che “proprio martedi’ hanno deciso di prolungare di una notte il soggiorno al Rigopiano”. “Si tratta di una coppia di 50enni – spiega il ragazzo – Luciano Caporale e Silvana Angelucci, hanno 2 figli giovani (25 il piu’ grande, 20 il minore) che li aspettano con ansia e paura”.