“E’ una partita molto lunga e complessa, una di quelle che in un terremoto va più per le lunghe. Non parliamo né di giorni né di settimane, il problema delle macerie richiede di solito molti mesi”. Lo dice in un’intervista a Qn il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, sottolineando che l’emergenza del Centro Italia è “complicata anche per le dimensioni dell’area colpita dal terremoto”. Nella questione delle macerie “entra in gioco anche la salute pubblica”, sottolinea: “La Regione Lazio, per esempio, ha dato incarichi, tramite gara, per definire la presenza di amianto nelle macerie. In questo momento siamo nella situazione per cui in alcuni casi ci sono difficoltà nel trovare aree per il deposito temporaneo delle macerie, mentre in altri ci si e’ mossi più rapidamente. Ma sono percorsi che nel complesso vanno seguiti con attenzione perché ci sono in ballo la sicurezza dei cittadini e i soldi pubblici”.
Riguardo le aree per le casette, in questo caso “è invece difficile perché ci sono gravi carenze di zone idonee”. “Dobbiamo tenere conto che possono esserci differenze nei tempi, pero’ non vanno attribuite ad un’attenzione particolare o alla bravura di un sindaco rispetto a un altro: ci sono situazioni in cui le aree erano già disponibili e lì si è proceduto. Insomma, e’ questione di difficoltà tecnica di un territorio rispetto a un altro”. Sui problemi denunciati dagli allevatori Curcio spiega che “il maltempo ha complicato tutto”, “bisogna correre” per aiutarli.