Terremoto, il sindaco di Amandola: “Sull’ospedale saremo parte civile”

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“Se si arriverà al processo ci costituiremo parte civile: quella dell’ospedale di Amandola è una brutta storia, lavori fatti non a regola d’arte, che hanno lasciato i cittadini dell’area montana senza nosocomio proprio nel momento di maggior bisogno”. Il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli commenta gli sviluppi dell’inchiesta della procura di Ascoli Piceno che ha indagato due persone per i crolli avvenuti nell’ospedale cittadino con la scossa del 24 agosto scorso, nonostante i lavori di ristrutturazione condotti dopo il sisma del 1997. Quella notte i 40 pazienti furono infatti evacuati in fretta e furia dopo il crollo delle tamponature e dei divisori interni della struttura, e successivamente trasferiti negli ospedali e nella Rsa di Fermo. Il 5 novembre scorso l’ospedale è stato dichiarato totalmente inagibile. ”Ora – ricorda il sindaco – il Punto di primo intervento e la dialisi sono ricollocati in 4 container medicali, mentre da lunedi’ prossimo medici e servizi saranno spostati nell’ex scuola elementare”. Ma per poter accogliere i primi degenti bisognera’ aspettare la nuova struttura ospedaliera che la Regione Marche realizzerà a servizio del territorio. Amandola copre un bacino di circa 20 mila utenti. 

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