Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina si è recato nelle Marche per ‘sedare’ la rivolta degli allevatori, sprovvisti di stalle mobili e alle prese con un’ondata di gelo che ha messo a rischio la sopravvivenza dei capi costretti a rimanere all’aperto, soprattutto degli esemplari appena nati, e dimezzato la produzione di latte. Un incontro in Regione, alla presenza del governatore delle Marche Luca Ceriscioli, del commissario straordinario per la Ricostruzione Vasco Errani, del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, della vice presidente della giunta regionale Anna Casini e delle associazioni di categoria per fare il punto della situazione, considerando che il 28 novembre scorso il commissario Errani ha emesso un’ordinanza che azzera vari passaggi burocratici.
Secondo Coldiretti Marche, sono oltre 700 le strutture mobili necessarie per le aziende agricole terremotate: moduli abitativi, moduli stalla e moduli magazzino-fienile. “Siamo qui per accelerare tutti gli interventi – ha detto tra l’altro il ministro Martina – che devono sostenere in particolare agricoltori e allevatori in questa fase molto complicata. Gli strumenti – ha sottolineato – ci sono gia’. Possiamo operare nell’ambito dell’ordinanza emergenziale di fine novembre, che consente un campo di azione ed intervento diretto e, grazie alle istituzioni pubbliche, unico nel suo genere”. Il ministro ha citato “il rimborso al 100% da parte del Commissario delle spese per la continuita’ produttiva sostenute dai privati. Non si e’ mai sperimentata una capacita’ di iniziativa di cosi’ largo raggio per interventi emergenziali come quella che abbiamo di fronte”. Un’emergenza affrontata con strumenti innovativi senza precedenti, che vanno “conosciuti, capiti e interpretati da tutti”.
Per il ministro “dobbiamo comunque fare di piu’, presto e meglio tutti insieme”. Il Ministero intanto ha messo in campo anche suoi strumenti: “a febbraio partira’ la prima tranche di interventi di aiuti agli allevatori per coprire il mancato reddito da 11 milioni di euro. Questa azione completa e irrobustisce una strategia che abbiamo messo in campo sin dal 24 agosto quando abbiamo anticipato circa 65 milioni di euro di risorse europee per dare piu’ liquidita’ alle aziende agricole”.
La seconda tranche di altri 11 milioni di euro: l’intervento complessivo e’ di “400 euro a capo di bestiame”. Soddisfatto Errani: “abbiamo definito metodi di lavoro precisi che coinvolgono noi, la Protezione civile, la Regione e le associazioni di categoria”. Senza dimenticare che gli strumenti per affrontare l’emergenza stalle sono a disposizione dal 28 novembre, con l’ordinanza che – secondo la Regione – e’ di applicazione diretta, senza bisogno di altri atti. “Unendo le forze – ha ribadito Ceriscioli – sicuramente si puo’ fare ancora prima e in maniera coordinata. Sembra che ancora non ci sia piena conoscenza degli strumenti a disposizione, gia’ approvati ed efficaci. Si tratta di coordinarsi”. In particolare “l’opzione ‘non burocratica’ (cioe’ l’acquisto in autonomia di moduli abitativi, moduli-stalla, moduli-fienile, senza anticipazione dei costi, ndr) e’ disponibile da oltre un mese”. “Una situazione di complessita’ generale”, aggravata dal maltempo, secondo Curcio che ha annunciato l’imminente emanazione di un’altra direttiva con deroghe alle normative ambientali e paesaggistiche per stalle e strutture mobili a disposizione degli allevatori.