Nel 1980 in Irpinia la terra ha tremato per tre volte a distanza di pochi secondi, terremoti ravvicinati ci sono stati in seguito anche nel 1984 in Val Comino, nel 1997 a Colfiorito, nel 2002 a San Giuliano di Puglia. I terremoti ‘in serie’ non sono dunque una novita’: “ci sono tanti casi simili, mai identici“, ha osservato il sismologo Alessandro Amato. Tuttavia, ha aggiunto, “modalita'” simili a quelle osservate nei quattro terremoti di magnitudo superiore a 5 avvenuti oggi nell’Aquilano “non si sono mai viste recentemente”.
Il 23 novembre 1980 al primo Terremoto di magnitudo 6,5, sono seguiti almeno altri due terremoti di magnitudo confrontabile, a distanza di 20 secondi l’uno dall’altro, percepiti come un’unica scossa. Tale successione è stata notata solo a distanza di tempo in quanto allora non c’erano ancora strumenti che permettessero di analizzare e riconoscere scosse cosi’ ravvicinate.
Il 7 maggio 1984 in Val Comino, tra Lazio e Abruzzo, la prima scossa di magnitudo 5,9 è stata seguita l’11 maggio da un Terremoto di magnitudo 5,5. Il 26 settembre 1997 in Umbria, a Colfiorito, il Terremoto di magnitudo 5,8 avvenuto in piena notte, alle 2.30, è stato seguito dopo nove ore da un sisma di magnitudo 6,1. Il 31 ottobre in Molise, a San Giuliano di Puglia, il Terremoto di magnitudo 5,7 avvenuto alle 11,32 del mattino ha provocato il crollo della scuola nel quale sono morti 27 bambini e un’insegnante; a poco più di 24 ore di distanza, alle 16.09 del 1 Novembre, è stato seguito da un altro Terremoto di magnitudo 5,7. Il 24 agosto 2016 ad aprire la sequenza del Reatino era stato il Terremoto di magnitudo 6,0 avvenuto alle 3.36, seguito alle 4.32 da una scossa di magnitudo 5,1 e un minuto piu’ tardi da una scossa di magnitudo 5,4. Alle 17.10 del 26 ottobre nella stessa zona e’ avvenuto un Terremoto di magnitudo 5,4, seguito alle 19.18 da un sima di magnitudo 5,9 e, alle 6.40 del 30 ottobre, da un altro Terremoto di magnitudo 6,5.