“Ricostruire i cuori prima delle case”. Lo ha detto Papa Francesco nell’udienza di oggi con i terremotati del centro Italia ricevuti nell’Aula Paolo VI in Vaticano. Un discorso in cui il Santo Padre ha parlato della sofferenza di coloro che nel terremoto hanno perso tutto. “Non c’e’ posto per l’ottimismo qui: si’ per la speranza ma non per l’ottimismo- riporta Radio Vaticana- l’ottimismo e’ un atteggiamento che serve un po’ in un momento o ti porta avanti ma non ha sostanza. Oggi serve la speranza per ricostruire e questo si fa con le mani. Per ricostruire ci vogliono il cuore e le mani, le nostre mani, le mani di tutti. Quelle mani con le quali noi diciamo che Dio ha fatto il mondo come un artigiano, le mani che guariscono“.
Papa Bergoglio si è detto orgoglioso dei parroci “che non hanno lasciato la terra e questo e’ buono: avere pastori che quando vedono il lupo non fuggono”. Parole che hanno colpito il sindaco di Macerata Romano Carancini. “L’emozione delle parole che sanno essere e sanno arrivare- ha scritto su Facebook dopo aver partecipato all’incontro con Bergoglio- Un giorno speciale per ognuno di noi sindaci, per noi stessi ma soprattutto per la nostra gente che siamo venuti a rappresentare. Grazie Papa Francesco“.