“Io e la mia famiglia ora siamo nel container sotto casa, che mio padre comprò quando ci fu il Terremoto nel 2009. Le scosse sono continue e fortissime: alla terza sono scappata in pigiama. Ero in casa con mia nonna e mia madre e mio fratello è rientrato per aiutarci. Siamo scappati mentre le scale tremavano. Siamo tutti terrorizzati”. A raccontarlo è Ludovica, studentessa 28enne della Sapienza, che vive a Cagnano – uno dei comuni più vicini all’epicentro delle forte scosse di Terremoto che si sono verificate oggi – a una quindicina di chilometri dall’Aquila e a 30 da Amatrice. A preoccupare, e tanto, è la neve. “Qui ci sono cumuli di due metri – racconta – e non riusciamo a scappare, ma non abbiamo con noi nè cibo nè acqua”.
Terremoto, una testimone: “Sono chiusa nel container, bloccata dalla neve”
