“Condividiamo pienamente la presa di posizione del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e dell’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero”, che hanno scritto al ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina per chiedere la modifica del disciplinare dell’Asti docg, in modo da comprendere la versione secca. “L’Asti secco – afferma Giovanni Satragno, presidente dell’associazione produttori – potrebbe risolvere i problemi legati alla crisi del Moscato. A livello sperimentale sembra stia dando già buoni risultati”. L’associazione conta oltre 2mila produttori nei 52 Comuni di produzioni delle province di Asti, Alessandria e Cuneo.