Sembra proprio che tra i due litiganti il terzo goda. Per anni Tim e Vodafone si sono contesi il primo gradino del podio , ma dal 31 dicembre Wind Tre, nato dalla fusione dei due gestori più piccoli, è ufficialmente partito diventando il primo operatore mobile italiano con 31 milioni di clienti. “Comincia una grande sfida di mercato, un’importante fase di sviluppo per l’economia digitale nel nostro Paese: vogliamo essere leader nella relazione con i clienti grazie alla qualita’ delle nostre infrastrutture, alla trasparenza delle nostre offerte e alla passione delle nostre persone”. Lo afferma l’amministratore delegato del nuovo gruppo, Maximo Ibarra, in una nota ha salutato l’avvio dell’avventura del nuovo colosso, pronto a investire, nei prossimi anni, 7 miliardi di euro in infrastrutture digitali: ma anche intenzionato a “diventare un player di riferimento nell’integrazione fisso-mobile e nello sviluppo delle reti in fibra di nuova generazione grazie anche all’accordo con Enel Open Fiber per la realizzazione della rete in banda ultralarga in Italia”.
La nuova società, del resto, ha anche 2,7 milioni di clienti nel fisso. Per il momento per i clienti non dovrebbe cambiare nulla da un punto di vista commerciale: i marchi per ora restano distinti e così i negozi, le tariffe, i numeri per l’assistenza. Ci sono voluti circa due anni affinché dalle prime indiscrezioni di una possibile fusione tra le due società telefoniche si arrivasse alla nascita di Wind Tre. Era la fine del 2014 quando cominciarono a circolare le prime voci, mai commentate dei diretti interessati, e dopo cinque mesi, a maggio 2015, ci fu il primo annuncio ufficiale da parte dell’ad della russa Vimpelcom, Jean Yves Charlier, dell’accordo con i cinesi di Hutchison per un’alleanza paritaria.
Il successivo anno e mezzo è servito per mettere a punto i dettagli della grande operazione e, soprattutto, per ottenere le necessarie autorizzazioni da parte di tutti gli attori in campo, a partire da Bruxelles, che ha dato il proprio via libera solo a condizione che un nuovo operatore facesse il suo ingresso sul mercato italiano. La soluzione è stata trovata in Iliad, il gruppo francese che grazie agli accordi con Wind Tre potrebbe lanciare le proprie offerte già nel 2017. Il battesimo di Wind Tre avviene in un momento di grande fermento per il mondo delle tlc e dei media italiani. La scalata di Vivendi, primo azionista di Telecom Italia, a Mediaset, potrebbe infatti portare a un nuovo terremoto azionario, dopo il cartellino giallo dell’Autorità per le tlc che ha ricordato i paletti esistenti a un ipotetico controllo unico della società telefonica e di quella televisiva.