Il 23 febbraio del 1887 un forte terremoto colpiva la Liguria, con epicentro nei pressi di Diano Marina e Diano Castello, nell’attuale provincia di Imperia. Il terremoto, che secondo le ricostruzioni dei geologi storici ebbe una magnitudo momento 6.3 (consultare il database dei terremoti storici in Italia, il CPTI15), causò oltre seicento vittime a cavallo fra Italia e Francia. E’ il terremoto più devastante che abbia colpito la Liguria negli ultimi secoli.
La maggior parte delle vittime si concentrò nel circondario di Imperia (oltre duecento morti), in quello di San Remo e nel savonese (diverse decine di vittime). Ma vi furono vittime per via dei crolli anche in Francia, in diversi comuni situati presso il confine italiano, nonché a Nizza e Marsiglia, dove fenomeni di amplificazione locale causarono il crollo di edifici. La città di Ventimiglia venne gravemente danneggiata e vi furono danni anche a Savona. Fra le cause del disastro la pessima qualità costruttiva degli edifici.
L’intensità, come riportato dal catalogo CFTI4Med, raggiunse il X grado Mercalli presso Diana Castello, il IX presso Diana Marina e Bussana Vecchia, l’VIII ad Albissola Marina, San Remo, Oneglila, Andora, Finale Ligure ed Imperia.
Sempre secondo il database, “questo periodo sismico è tra i più documentati della recente storia sismica italiana”. “Numerosi ed autorevoli furono le relazioni, le indagini e gli studi complessivi pubblicati dai principali studiosi di scienze della Terra, italiani e stranieri del tempo. Lo studio critico ed approfondito di alcune di queste monografie”.
I terremoti, anche di magnitudo superiore a 5.0, si susseguirono per giorni nella zona.
La conoscenza del passato sismico del nostro paese è importante perché ci permette di prendere le misure adeguate per metterci al riparo da futuri terremoti, che un giorno all’altro sicuramente torneranno a verificarsi. L’unica arma che abbiamo per metterci al riparo è riducendo la nostra vulnerabilità, per esempio costruendo in modo anti-sismico e preparando le costruzioni già esistenti a sopportare eventi sismici.
In Italia disponiamo di un enorme bagaglio di conoscenza sul passato sismico, grazie alla enorme quantità di documenti storici risalenti a secoli e millenni passati. Grazie all’enorme lavoro di ricerca dei geologi storici, disponiamo di un enorme catalogo – un database ricchissimo – con tutti i terremoti avvenuti dall’anno 1000 ad oggi in Italia. Questo database è disponibile qui.