Ambiente: Progressisti per un “Eco” economicamente sostenibile

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Una forza progressista non può non porre la tutela dell’AMBIENTE come priorità assoluta nella propria azione politica” ma “dobbiamo evitare di ricadere nella logica inaccettabile del ricatto occupazionale con la contrapposizione fra, da un lato, AMBIENTE e salute e dall’altro, lavoro e sviluppo“. Lo scrivono in una nota i senatori progressisti Luis Alberto Orellana, Lorenzo Battista, Alessandra Bencini, Francesco Molinari, Maurizio Romani, Dario Stefano e Luciano Uras. E aggiungono: “Prevenire con lungimiranza ed evitare situazioni per cui, ad esempio, interventi di mitigazione del danno ambientale di un impianto troppo inquinante siano prorogati o addirittura evitati per i costi elevati e le conseguenti ricadute occupazionali. La limitazione del consumo di suolo, la riduzione dell’inquinamento ambientale di tutte le matrici (aria, suolo, acqua) sono obiettivi imprescindibili da perseguire all’interno di uno sviluppo ecosostenibile dove il prefisso ‘eco’ va letto nella doppia valenza di ecologicamente sostenibile ed economicamente sostenibile. Talvolta la migliore soluzione ecologicamente più valida non è sostenibile economicamente. Non si possono sostenere fughe in avanti che poi si dimostrano di corto respiro. L’economia circolare è invece la soluzione praticabile. La innovazione tecnologica nel campo ambientale può giocare un ruolo decisivo per coniugare queste due esigenze“.

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