Sono più di 15.000 gli asteroidi vicini alla Terra, ma non sono certamente tutti quelli che periodicamente passano a ‘salutare’ da vicino il nostro pianeta, almeno al ritmo di 40 ogni mese. Per tale ragione è importante scrutare il cielo in cerca di questi oggetti vicini alla Terra (Neo, Near Earth Objects) e non abbassare la guardia: è questo l’obiettivo dell’Asteroid Day proclamato dalle Nazioni Unite ogni 30 giugno, giorno dell’anniversario di Tunguska, il più drammatico impatto di un asteroide che si ricordi a memoria d’uomo. Lo ha ricordato oggi la conferenza stampa che ha riunito alcuni dei 95 organizzatori dell’evento a livello locale.
Per l’Italia ha partecipato l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e coordinatore dell’Asteroid Day per l’Italia. Uno degli eventi, ha detto Masi, avra’ come protagonista proprio il Virtual Telescope, che andrà a cercare gli asteroidi vicini alla Terra per mostrarli al pubblico in tempo reale. “Sarà una missione osservativa – ha aggiunto – e offrira’ anche lo spunto per considerazioni più generali sullo stato dell’arte nella scoperta e nella caratterizzazione di questi importanti corpi celesti”. Si prevedono eventi a tema in tutta Italia, coinvolgendo osservatori, planetari e associazioni culturali attive nel campo astronomico. “Nel 2016 abbiamo avuto una ventina di eventi in tutto il Paese e quest’anno confidiamo in un’adesione ancora più ampia”, ha rilevato Masi. La giornata dedicata agli asteroidi, ha aggiunto, sarà l’occasione per dare risposte al crescente interesse del pubblico, “che chiede informazioni al riguardo, spesso fuorviato da certe metafore cinematografiche, laddove – ha detto ancora l’astrofisico – è invece importante condividere il grande contributo della scienza e della tecnologia e le loro ricadute nella ricerca di tali oggetti e nella gestione di un futuro rischio d’impatto”.
E’ pienamente d’accordo Ettore Perozzi, responsabile delle operazioni presso il Centro coordinamento sui Neo dell’Esa: “l’Asteroid Day – ha detto – è l’occasione per far comprendere a tutti che cosa sono gli asteroidi e perche’ sono importanti”. Negli ultimi anni – ha aggiunto – stiamo cercando di avvistare sempre piu’ asteroidi, prima non ne vedevamo tanti”. Questo è stato possibile sia grazie alla disponibilità di strumenti piu’ efficienti, sia poiché nel tempo è aumentato il numero delle osservazioni. Una possibile ricaduta, per ora molto fantascientifica, e’ nel fatto che “se una civilta’ aliena avesse inviato una piccola sonda di 5 o 10 metri di diametro, fino a 20 anni fa non ce ne saremmo accorti; adesso, invece, saremmo in grado di vederla”.