L’autismo ”si può riconoscere” nella forma del cervello. Sembrano infatti più a rischio di contrarre questa patologia le persone con cervello troppo ‘maschile’, ossia con accentuate condizioni anatomiche tipiche del cervello dei maschi come ad esempio un certo spessore della corteccia. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Jama Psychiatry e condotto da Christine Ecker della Università Goethe di Francoforte. L’autismo è infatti una malattia molto più comune nei maschi che nelle femmine, pertanto comprendere quali elementi maschili favoriscano la patologia potrebbe essere un aiuto per comprenderla meglio.
Gli esperti hanno osservato il cervello di 98 adulti autistici di entrambi i sessi confrontandolo con quello di 98 coetanei sani. E’ emerso un aumento della probabilita’ di soffrire di autismo per coloro che hanno un cervello maschile, in cui cioè risultano molto accentuate le caratteristiche anatomiche che si ritrovano tipicamente nel cervello di un individui di sesso maschile. Una donna con un ‘cervello maschile’ ha il triplo di probabilità di soffrire di autismo rispetto a una donna con un cervello dalle caratteristiche anatomiche tipicamente femminili. Lo studio è importante perché evidenzia che non è tanto l’essere maschi che aumenta il rischio di autismo, quanto l’essere portatore di caratteristiche neuro-anatomiche prettamente maschili che conferiscono un alto rischio di malattia.