Potrebbe essere una specie di mammut, più che un elefante, il simbolo della “Torre dell’elefante” a Cagliari. Lo sostiene il presidente di Sardegna Sotterranea, Marcello Polastri: “questo pachiderma di pietra sara’ lo stesso che venne esposto sulla torre anticamente? A dire il vero e’ simile ad un tapiro con la proboscide e pero’, di sculture di elefantini, in questa torre antica, ne sono esistite almeno due. Un secondo elefante venne trovato una ventina di anni fa nei sotterranei della torre progettata nel XIV secolo da Giovanni Capula e ultimata nel 1307. Pero’ pochi lo conoscono”.
“Sotto quest’opera architettonica – racconta Polastri – varcata la porta di un sotterraneo, un giorno trovai una pietra squadrata, un blocco di roccia largo piu’ di un metro e alto una ottantina di centimetri. Su un lato questo reperto archeologico presentava una stranezza: la raffigurazione di un elefante in bassorilievo. Forse non si tratta di un elefante comune, ma una specie di mammut”. “Ha la testa grande, il corpo sproporzionato. Pero’ merita – precisa il ricercatore – uno studio attento, e di poter essere tramandato ai posteri”. Della scoperta vennero informati gli archeologi e le istituzioni e “il blocco roccioso venne recuperato seppure pochi lo conoscono per davvero. La sua storia e’ sul portale www.sardegnasotterranea.org. E’ probabile che il vero elefantino sulla torre, quello storico, fosse proprio lui”. Gli esploratori chiederanno ora alle amministrazioni di poter esporre il blocco sulla torre corredandolo da un cartello esplicativo che offriranno alla citta’ in onore della sua storia.