Sono Acinetobacter baumannii, Pseudomonas aeruginosa e Enterobacteriaceae, tutti e tre nelle ‘versioni’ resistenti agli antibiotici della classe dei carbapenemi, i batteri piu’ pericolosi per la salute umana. Lo afferma l’Oms, che per la prima volta ha stilato una classifica con 12 agenti patogeni a cui dare priorita’, divisi in tre categorie di rischio. I tre batteri, anche se nel caso delle enterobatteriacee si tratta di una intera famiglia, che include ad esempio anche l’Escherichia Coli, sono i principali responsabili delle infezioni dei polmoni e del sangue che si contraggono in ospedale, spesso letali, e fanno parte della categoria a priorita’ ‘critica’.
Un gradino piu’ sotto, ma sempre a priorita’ ‘alta’, ci sono sei batteri piu’ comuni, sempre nelle forme resistenti ai farmaci attuali. Fanno parte di questa categoria fra gli altri lo staffilococco aureo resistente alla meticillina e alla vancomicina, la gonorrea che non risponde alle cefalosporine e ai fluorochinoloni. Tra quelli a priorita’ media ci sono invece lo streptococcus pneumoniae non suscettibile alla penicillina e l’emophilus influenzae resistente all’ampicillina. La lista, hanno spiegato gli esperti dell’Oms e dell’universita’ di Tubingen, dovrebbe servire ai governi per mettere in campo politiche e investimenti che incentivino la ricerca mirata, ed e’ stata stilata sulla base di diversi parametri, dalla letalita’ alla diffusione.
“E’ uno strumento per far si’ che la ricerca risponda alle esigenze piu’ urgenti della salute pubblica – spiega Marie-Paule Kieny, dirigente dell’Oms -. La resistenza agli antibiotici e’ in crescita, e stiamo finendo le opzioni a disposizione. Se lasciamo che sia solo il mercato ad agire i nuovi farmaci di cui abbiamo bisogno non saranno pronti in tempo”.