Le bufale sulla scienza? Sono sempre esistite, il problema sono i social

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Le fake news nella scienza, ossia le cosiddette bufale, sono sempre esistite. La differenza è che adesso i social media hanno una capacità di diffonderle come mai era successo prima. Lo afferma Dominique Brossard, dell’universita’ del Wisconsin di Madison, al convegno dell’Associazione Americana per l’Avanzamento delle Scienze. ”Le notizie false sulla scienza sono prodotte usando informazioni non vere, con l’obiettivo di diffonderle come se fossero vere e influenzare la gente. Il problema e’ decidere la soglia tra un cattivo modo di parlare di scienza e fake news’‘, rileva Brossard. A differenza di altri tipi di notizie false infatti, quelle scientifiche inaccurate spesso si diffondono attraverso i social network, perche’ a volte danno speranza, raccontando storie su una cura che potrebbe aiutare una persona cara.

Secondo la ricercatrice ci sono tre strade che portano ad una migliore comunicazione della scienza. I ricercatori devono prendersi la responsabilita’ di comunicare la scienza, rendendosi disponibili a parlarne e lavorarci con i giornalisti, per aiutarli a spiegare e contestualizzare il loro lavoro, e vanno formati a parlare dei loro risultati. Altro punto importante, secondo Brossard, e’ che agenzie e istituzioni dovrebbero impegnarsi di piu’ sul ‘‘controllo di qualita’ o del marchio’‘, monitorando le notizie nel mondo in cui si parla del loro lavoro, e agire quando gli studi sono interpretati male. Infine, Google e gli altri motori di ricerca dovrebbero rimuovere dai motori di ricerca gli studi che sono stati ritirati.

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