La stazione sciistica di Prati di Tivo rimane chiusa per il rischio valanghe mentre sui social non si arrestano le critiche da parte degli operatori del settore, che dopo il Maltempo e il terremoto speravano con l’arrivo del bel tempo di poter tornare a richiamare turisti. A guidare la “rivolta” dal suo profilo Fb, il direttore degli impianti Antonio Riccioni, che ha criticato la decisione assunta del primo cittadino sulla base del bollettino Metomont. Una decisione che per gli operatori rischia di mettere in ginocchio un’intera economia, nonostante in questi giorni in tanti abbiano lavorato per rendere pienamente fruibile il territorio. Critiche rigettate al mittente dal sindaco di Pietracamela Michele Petraccia, che sottolinea come la decisione sia stata assunta in via cautelativa per garantire la sicurezza di tutti.
“Questa mattina si e’ riunita la commissione valanghe – spiega Petraccia – e vorrei sottolineare che siamo uno dei pochi comuni che ce l’ha. Abbiamo enunciato tutte le variabili legate alle temperature e alle condizioni climatiche e a fronte di un bollettino Meteomont che da’ ancora un rischio 3 di valanghe su una scala di 5 abbiamo deciso di aspettare ancora qualche giorno. Tra l’altro non si tratta di una nuova ordinanza ma della proroga dell’evacuazione totale dei Prati gia’ in vigore dal 21”. Il sindaco smorza poi anche le polemiche rilanciate in questi giorni sempre sui social da alcuni utenti sul presunto silenzio in merito alla slavina che il 18 gennaio aveva raggiunto il residence Prati di Tivo, dove al momento non c’era nessuno a parte il custode e la moglie che non hanno riportato danni. “E’ stato subito comunicato alla Prefettura – ha detto il sindaco – e ne abbiamo parlato anche nelle interviste fatte in quei giorni. Sono polemiche sterili. Abbiamo fatto una prima stima dei danni ma ancora non ci sono le condizioni per avere un quadro completo”.