“Frane di proporzioni mai conosciute. Il caso di Ponzano di Civitella del Tronto (Teramo) e’ da trattare con gli strumenti del terremoto di scala ‘7’. Non lasceremo soli i Comuni che hanno conosciuto il dramma dal punto di vista dell’evacuazione abitativa”. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, nel riferire l’esito dell’incontro con il premier Gentiloni, soffermandosi sull’emergenza frane che si registra nella regione e sottolineando che alcuni movimenti franosi sono “sismoindotti, perche’ due funzioni distruttive si sono incrociate”.
D’Alfonso ha ricordato come il caso più importante sia quello di Ponzano di Civitella: oltre cento persone hanno dovuto lasciare le proprie case; molti i crolli a causa del vastissimo movimento franoso. “Abbiamo gia’ concordato un piano per il ripristino delle abitazioni”, ha sottolineato il governatore, aggiungendo che “interverremo subito, ma attenzione: li’ se non si lavora bene puo’ nascere una nuova Rigopiano”. “L’emergenza – ha aggiunto il governatore – riguarda anche la frazione di Castelnuovo di Campli (Teramo), le frazioni Casoli e Ferretti di Atri (Teramo), la viabilita’ tra Castiglione Messer Raimondo e Bisenti (Teramo) e quella di Castiglione Messer Marino (Chieti)”.