Sono 14 i Comuni del sud Sardegna che hanno chiesto lo stato di calamita’ naturale per vento e piogge, del 21-22 gennaio, mentre altri 2 hanno chiesto il ristoro dei danni per neve per le giornate del 17-18 gennaio. Complessivamente c’e’ la disponibilita’ di tre milioni di euro. E’ quanto emerso nell’ultimo degli incontri territoriali fra Protezione civile e sindaci della Sardegna per il confronto sulla pianificazione di emergenza e sulle procedure di richiesta del ristoro per i danni da Maltempo. Nella riunione, presieduta dall’assessora dell’Ambiente, Donatella Spano, sono stati chiariti anche i tempi e le procedure per richiedere il ristoro dei danni.
Sulla legge regionale 28 del 1985 per gli interventi urgenti degli enti locali ci sono due milioni di euro nel capitolo di bilancio, ma potrebbero essere stanziate nuove risorse. Nella nuova legge 26 del 2015 per sostenere privati e attivita’ produttive (escluse quelle agricole per cui esistono altre misure apposite) c’e’ un milione di euro. “La sicurezza delle persone non coincide con il confine amministrativo del Comune di appartenenza – ha spiegato l’assessora Spano -. In Sardegna sta comunque maturando la consapevolezza che nel Sistema regionale di Protezione civile nessuno deve sopportare in solitudine il carico delle responsabilita’. Proseguiremo le attivita’ con una formazione organizzata dal Dipartimento Meteoclimatico rivolta a tutti i Comuni sardi per fare il quadro sulle informazioni e sui prodotti meteorologici per scopi di Protezione civile”.