La centralità della persona in un ospedale “riguarda la fondamentale attività di trasmissione della conoscenza, ma anche la condizione delle persone dal singolo paziente ospite di questo policlinico alle prospettive che la ricerca consente per tutti, aprendosi senza confini verso tutti. E’ un percorso prezioso che il Gemelli svolge eccellentemente”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, saluta con un fuori programma l’inizio dell’anno accademico dell’Università Sacro Cuore di Roma, parlando del connubio “prezioso” che si ha in Policlinico tra pazienti, studenti e medici, connubio possibile grazie soprattutto alla ricerca. “Il professor Olivi ci ha ricordato quanto sia crescente la ricerca, quanto siano in continuo mutamento le frontiere della medicina, quanto la ricerca continui a fornire nuovi e sempre più importanti opportunità per la cura dei pazienti – spiega – Devo confidare che avverto un senso di particolare ammirazione per l’attività scientifica che qui si svolge, perché questo impegno nella frontiera nella conoscenza e nel tradurre questa conoscenza sempre più approfondita nell’attività di cura dei paziente è di straordinario fascino”.
L’inaugurazione si è svolta questa mattina presso l’auditorium dell’ateneo alla presenza non solo del capo dello Stato, ma anche del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e il presidente della Regione Luca Zingaretti.L’università Cattolica conta in totale 39.026 iscritti, di cui 6.304 solo a Roma, mentre l’attività del Policlinico A. Gemelli ne evidenziano il ruolo di primo piano nel servizio sanitario regionale e nazionale: più di 1.500 posti letto, con oltre 90.000 ricoveri tra degenza ordinaria e day hospital di cui il 18% da fuori regione Lazio; quasi 4.000 parti all’anno; 50.000 interventi chirurgici; oltre 8 milioni di esami eseguiti ogni anno dai laboratori; oltre 80.000 accessi in Pronto soccorso, riconosciuto quale DEA di II livello e di recente rinnovato per il Giubileo della Misericordia.Primo ad intervenire il magnifico Rettore Franco Anelli, che sottolinea come “per un’università cattolica, un principio, che realizza il precetto costituzionale del diritto alla salute, è su tutti essenziale: la garanzia assoluta del diritto alla cura, senza condizionamenti di sostenibilità economica, e finalizzato a tutelare la dignità del malato fino all’ultimo istante di vita”. Per questo la scelta, spiega nella sua relazione “di costituire e far crescere, con enorme sforzo, un Policlinico universitario capace di offrire cure a tutti, ‘pubblico’ nel senso autentico del termine, rispetto al quale appaiono stucchevoli formalismi di retroguardia talune scelte che accostano il Gemelli a modelli di sanità profit che non gli appartengono”.
La cerimonia di oggi non poteva non aprirsi con il commosso ricordo di Valentina Cicione, infermiera morta nella tragedia dell’Hotel Rigopiano. Il preside della facoltà di Medicina e chirurgia ‘A. Gemelli’, Rocco Bellantone, dedica il suo intervento alla giovane donna “che oggi ci guarda dal lassù” mentre il rettore esprime “la profonda partecipazione dell’Ateneo alle sofferenze dei nostri fratelli flagellati dalle calamità che da tempo si stanno abbattendo sulle regioni dell’Italia centrale. Anche la nostra famiglia universitaria è stata duramente colpita: la dottoressa in scienze infermieristiche e strumentista di sala operatoria Valentina Cicioni è tra le vittime della slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano”.”La ricordiamo commossi, – aggiunge – e in sua memoria sarà istituita una borsa di studio triennale per uno studente iscritto al corso di laurea in infermieristica”.