Negli ultimi 7 anni l’Università La Sapienza di Roma “ha perso il 10% dei fondi ed è un dato drammatico perché si parte già da un finanziamento ben più basso rispetto a Germania, Francia o Spagna, per rimanere a livello Europeo”. A segnalarlo è stato il Rettore dell’Università La Sapienza di Roma, Eugenio Gaudio, parlando alla conferenza stampa oggi al Cnr sulla ricerca pubblica, i risultati, gli obiettivi e le risorse del settore. E per configurare il quadro più realistico dello sbilanciamento di come e quanto il nostro Paese investe nella ricerca scientifica, Gaudio ha ricordato che “se l’Italia investe 100 in ricerca e 300 in gioco d’azzardo, per contro la Germania investe 300 in ricerca e 100 in gioco d’azzardo”, come dire che “L’Italia punta sulla sorte mentre la Germania sulla conoscenza”.
Eppure, in questo quadro, ha sottolineato il Rettore, “la produttività dei ricercatori è altissima“. “In proporzione, -ha evidenziato Gaudio- noi abbiamo un terzo se non la metà in meno di numero di ricercatori rispetto agli altri Paesi Ue, i nostri ricercatori hanno una retribuzione media inferiore del 50%, quindi abbiamo pochi ricercatori e mal pagati, ma la loro produzione scientifica è altissima, sono molto produttivi” come dimostrano i dati sul “numero di pubblicazioni e di citazioni”. “Il Paese -ha rimarcato- deve capire che si deve investire in ricerca, formazione e conoscenza”.