“I dati riguardanti le riserve idriche lombarde parlano chiaro: il 2016 e’ stato l’anno piu’ caldo degli ultimi 130 e in questo momento, la disponibilita’ di acqua, sommando quella contenuta nei laghi al manto nevoso è del -51,4% rispetto alla media del decennio. Pur non raggiungendo i livelli del 2007, anno ‘record’ per criticita’, e’ necessario tenere costantemente monitorata la situazione e coordinare tutti i soggetti che a vario titolo gestiscono le riserve e gli utilizzatori, primi fra tutti gli agricoltori. L’auspicio di tutti e’ che il meteo ci dia una mano, ma se cio’ non accadesse, fin dal prossimo incontro – che avremo entro la meta’ di marzo – sara’ necessario coinvolgere il Ministero dell’Ambiente, attraverso l’Autorita’ di Bacino, per tutte le valutazioni del caso soprattutto per cio’ che riguarda l’eventuale regolazione straordinaria dei laghi”.
Lo dichiara l’assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, che, oggi, a Palazzo Pirelli, ha presieduto il Tavolo regionale per il monitoraggio delle riserve idriche, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle Province, delle Organizzazioni professionali agricole, dei Consorzi di bonifica e irrigazione e gli operatori delle societa’ energetiche. “Pur potendo ancora contare sulla parte finale dell’inverno – prosegue Viviana Beccalossi – la scarsita’ di piogge e soprattutto la mancanza di nevicate in montagna sta impedendo l’accumulo di acqua nei bacini naturali e artificiali. Le nevicate che nei giorni scorsi hanno interessato parte delle nostre montagne sono state da subito ‘annullate’ dalle alte temperature, impedendo di compensare, almeno in parte, il deficit di accumulo nevoso. Pertanto, e’ necessario fare tutti insieme il punto della situazione”.
Secondo i dati aggiornati a ieri, il lago Maggiore presenta un livello di riempimento del 35% rispetto al volume invasabile fissato dalla regola, con tendenza a diminuire. Quello di Como del 7,6 % (anch’esso con tendenza a diminuire), quello d’Iseo del 13,6% (stabile), Idro al 14%, mentre la situazione meno critica appare quella del Garda, del 74,4% (stabile) rispetto al volume invasabile. Lo scarso innevamento presente sulle montagne e’ quantificabile in un -61,5% rispetto alla media del decennio, pur rimanendo piu’ alto del 33,5% rispetto al 2007. “Nelle prossime settimane – conclude l’assessore Beccalossi – continueremo a monitorare la situazione e, soprattutto, terremo aperto il dialogo con tutti. Sara’ fondamentale operare a stretto contatto con la Provincia Autonoma di Trento per i rilasci dei derivatori di monte, anche a seguito della sottoscrizione della convenzione fra le due Giunte. Altrettanto importante l’attivita’ che dovra’ svolgere il Consorzio di regolazione sia del lago Maggiore con la Svizzera sia del lago di Garda con i trentini e i veneti”.