Spazio, Fedeli: “La cabina di regia diventi rapidamente legge”

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La cabina di regia sullo Spazio italiano dovrebbe diventare legge in tempi rapidi: e’ quanto auspica il ministro per l’Istruzione, l’Universita’ e la Ricerca, Valeria Fedeli, nel convegno sulla Space economy organizzato presso il Centro Studi Americani e promosso dalle riviste Formiche e Airpress. L’iniziativa di far diventare legge la cabina di regia dello Spazio promossa nel 2016 ha visto collaborare governo, regioni, enti di ricerca, universita’ e industria e adesso e’ importante, per il ministro, “far diventare legge rapidamente il disegno di legge” che prevede l’istituzione di un Comitato interministeriale per lo Spazio che comprenda tutte le realta’ che in Italia sono protagoniste di questa attivita’. E’ un’iniziativa, ha aggiunto, che “va assolutamente rafforzata e portata a sistema. Penso che questo sia un elemento assolutamente significativo”.

Per il ministro il fatturato complessivo di 1,7 miliardi e 7.000 addetti “sono cifre che raccontano lo Spazio italiano come un’eccellenza”. Si tratta, ha aggiunto, di “una filiera che ha bisogno di competenze qualificate e di altissimo livello”. E’ un’attivita’, ha aggiunto, che “genera innovazione e nuove opportunita’ di crescita”. Tanti e importanti, infine, gli appuntamenti per il 2017, con la nuova missione dell’astronauta Paolo Nespoli, prevista a fine maggio, e il lancio di Vega con il satellite Sentinel 2B previsto per il 6 marzo. 

“E’importante incoraggiare la competitivita’ dell’industria spaziale europea e fare sistema, cosi’ come e’ importante per l’Europa conservare un accesso autonomo allo Spazio”, ha osservato Fedeli. Per il ministro e’ anche importante “rafforzare il ruolo dell’Europa come attore globale, attraverso la collaborazione fra i mondi delle istituzioni, della ricerca, dell’universita’ e dell’industria”. Positivo il giudizio del ministro sull’esplorazione spaziale: e’ un’attivita’ “particolarmente importante”, ha detto, “un esempio dell’esigenza umana di scoprire e di andare verso l’ignoto” e “un formidabile strumento di formazione e di crescita culturale”.

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