Terremoto: 59 ingegneri militari per verifiche agibilità

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Presso la Scuola Interforze Nbc di Rieti, 59 ingegneri appartenenti all’Esercito e all’Aeronautica, tra cui 30 ufficiali della Riserva selezionata richiamati appositamente per l’emergenza sisma, hanno frequentato con esito positivo i corsi tenuti da tecnici della Protezione Civile sul rilevamento del danno e la valutazione di agibilita’ degli edifici colpiti dal sisma. La Dicomac (Direzione di comando e controllo) della Protezione Civile ha tra i suoi compiti proprio quello di coordinare il censimento dei danni e l’agibilita’ degli edifici pubblici e privati nelle localita’ colpite dal Terremoto. Questo censimento finora veniva effettuato dai tecnici della Protezione Civile e dei comuni interessati tramite la scheda di rilevamento Aedes (Agibilita’ e danno nell’emergenza sismica), sulla base di quanto disposto dal decreto dell’8 luglio 2014. La compilazione della scheda, da parte di personale specializzato, consente il tempestivo riutilizzo delle strutture classificate agibili ed il ripristino o l’ individuazione di soluzioni sostitutive per quelle inagibili.

“La sinergia tra Protezione Civile e Forze armate per fronteggiare l’emergenza sisma – sottolinea la Difesa – si arricchisce di nuove pregiate risorse: l’aumento del numero di tecnici abilitati riduce i tempi dei censimenti a vantaggio delle popolazioni colpite. Le verifiche per l’agibilita’ post-sisma eseguite dagli ingeneri delle Forze armate costituiscono un’ attivita’ di alta valenza sia tecnica che sociale, poiche’ permette una efficace gestione sia della fase emergenziale che nella programmazione degli interventi da eseguire a favore delle popolazioni disagiate”. 

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