Il nuovo codice degli appalti ha fatto “passi avanti” in materia di protezione civile, ma vi sono “alcuni passaggi che possono essere rivisitati e rivisti”: in emergenza servono “norme che consentano di operare in maniera trasparente, efficace e tempestiva”. Sono le parole del capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio durante un’audizione in Parlamento sottolineando la necessita’ di un insieme di norme piu’ “completo e coerente” con il sistema di Protezione Civile e la sua azione. “Il nostro paese – ha premesso Curcio – ha un ordinamento articolato e complesso, che prevede molteplici livelli di governo che devono essere tenuti presenti e non devono essere stravolti durante la gestione dell’emergenza”.
E’ evidente a tutti che, in caso di terremoti o calamita’ naturali, non si puo’ agire in via ordinaria. Ed infatti, sottolinea “le deroghe alla normativa ordinaria sono necessarie, l’istituto della deroga deve essere preservato per fronteggiare situazioni critiche e imprevedibili”. Il codice degli appalti si è mosso in questa direzione, ma a questo punto occorrono procedure ancora piu’ “chiare e certe”. E il Dipartimento torna a proporre la serie di modifiche, su punti ritenuti “sostanziali”, gia’ avanzate in passato: e’ necessario, spiega Curcio, “distinguere le misure per l’immediatezza dell’evento, non solo nazionale ma anche di livello locale, dagli interventi di superamento dell’emergenza, che sono pianificati”. Vanno inoltre introdotte “procedure direttamente applicabili, senza bisogno di attendere l’intervento di atti specifici” e “meccanismi per controlli successivi” che non riguardino solo i lavori ma anche l’acquisizione di servizi e forniture, “che sono preponderanti nella prima fase emergenza“. Per definire i provvedimenti per gli interventi post sisma, ha concluso Curcio, si è lavorato in “stretta collaborazione con Anac: si e’ passati da una deroga piu’ generalizzata a una deroga molto specifica e puntuale”. Ora e’ necessario “rivalutare alcune decisioni assunte” dal codice degli appalti, “per renderlo piu’ completo e coerente”.