“Non voglio essere presente alla posa della prima pietra, ma quella dell’ultima perché vorrà dire che si è ricostruito tutto ciò che il Terremoto ha distrutto…”. Si conclude con questa promessa di Grasso, l’incontro a Palazzo Madama tra il presidente del Senato e la delegazione di vittime del sisma delle Marche, già ricevuta in mattinata dalla presidente della Camera Laura Boldrini. La delegazione, che già nei giorni scorsi aveva manifestato davanti a Montecitorio, ha chiesto a Grasso di vigilare anche sul “cronoprogramma del governo” per fare in modo che tutte le promesse fatte vengano mantenute. “Quando 20 anni fa ci fu il Terremoto a Colfiorito – racconta un componente della delegazione – nel giro di tre mesi tutti erano nei container con bagno e si è potuto ricostruire senza che la popolazione vivesse il disagio che si sta vivendo ora”.
“Il governo ci aveva promesso le casette entro Natale e invece siamo ai primi di febbraio e ancora non si è visto nulla. Lei ci deve aiutare vigilando, tirando le orecchie a chi ha la competenza di assicurarci condizioni di vita migliori in attesa che si ricostruisca”. Il presidente del Senato ha assicurato tutta la sua collaborazione, “consideratemi come se io fossi lì tra di voi” ha ripetuto più volte. “Tutto quello che il Senato può e potrà fare verrà fatto – ha garantito Grasso – ad esempio noi avevamo qui il testo di riforma della protezione civile, già approvato dalla Camera, che giaceva da tempo in commissione. Ho fatto presente la necessita’ di riprendere l’esame e si è avuta la sensibilità di riportarlo subito in Aula dove tra poco dovrebbe venire approvato”.
La delegazione delle vittime ha chiesto che il Parlamento vigili “sia sui tempi di esecuzione” dei lavori, sia sull’assegnazione di fondi “visto che qui ancora non abbiamo visto un euro – hanno osservato – e visto che i soldi per salvare le banche ed Mps in particolare invece sono stati trovati”. Grasso ha di nuovo offerto tutta la sua disponibilità per ciò che riguarda le competenze del Senato, ha parlato della necessita’ che si lavori nelle zone del sisma “in rapporto stretto con le autorità locali” e ha invitato i cittadini a presentare istanze anche a vari senatori delle zone colpite affinché si possano trasformare in emendamenti ai vari provvedimenti messi a punto per affrontare l’emergenza. “Spero che in quest’ultimo decreto – ha detto Grasso – ci sia qualcosa che possa contribuire a risolvere il problema della burocrazia” lamentato dalla delegazione. “Abbiamo avuto l’esperienza de L’Aquila che non è stata positiva – ha aggiunto – cerchiamo di non ripetere gli errori del passato…”.