”Non è importante in che modo cambiera’ la governance, se saremo divisi per Province, per aree interne o per singoli Comuni. Fondamentale e’ invece che i territori siano considerati in proporzione ai danni subiti. Dev’essere questo il discrimine. Ci sono paesi che rischiano di scomparire”. Cosi’ il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci commenta con l’ANSA la riorganizzazione della gestione dell’emergenza a cui ha fatto cenno il commissario straordinario Vasco Errani.
”Bisogna fare in fretta – dice Gentilucci – e non mi interessa se devo rapportarmi con un gruppo ristretto al comando, o con 50 persone. L’essenziale e’ che siano stabilite di concerto regole precise, che permettano alla popolazione di tornare subito sui territori. A Pieve Torina abbiamo 1.400 sfollati, quasi il totale degli abitanti. Io rischio di non avere piu’ un Comune, e cosi’ anche Muccia, Fiastra, Castelsantangelo sul Nera, Visso e Ussita’‘. La Regione punta ora all’acquisto di appartamenti e palazzi invenduti per sistemare gli sfollati al posto delle casette: ”Capisco che cosi’ la Regione va ad accrescere il patrimonio di future case popolari, ma e’ chiaro che e’ un discorso che non ci riguarda. Nei nostri paesi, anche l’invenduto e’ per la gran parte inagibile”. Quanto al mancato incontro di oggi pomeriggio a Macerata rinviato da Errani, Gentilucci conclude: ”aspettavamo quest’incontro per esprimere le nostre perplessita’ e preoccupazioni”.